Secondo la Corte di Cassazione, con ordinanza n. 7409 del 20 marzo 2025, anche in assenza di una sentenza di condanna per il reato di maltrattamenti, un padre che tenga atteggiamenti violenti, aggressivi e manipolatori nei confronti della madre alla presenza dei figli perde il diritto all’affido a causa di inidoneità genitoriale: questi atti lederebbero profondamente il diritto dei minori a crescere in un ambiente sereno. 

Nella specie l’uomo aveva colpito con un pugno la porta di casa e la zona genitale della coniuge, anche alla presenza dei figli.

E’ bene ricordare che nel caso di affidamento esclusivo, un solo genitore esercita, ai sensi dell’art. 337 – quater c.c., in via esclusiva le decisioni di maggiore interesse per il figlio (scuola, salute, educazione etc.) ma l’altro genitore mantiene comunque il diritto di essere informato e di esprimere il proprio parere (anche se non vincolante).

Nel caso di affido super esclusivo, invece, pur se non previsto nel c.c. ma pacificamente riconosciuto dalla giurisprudenza,  il genitore affidatario non ha nemmeno l’obbligo di consultare o informare l’altro genitore sulle decisioni che riguardano i figli. Tale regime di affidamento applica in casi gravi (genitore violento; genitore non adempiente agli obblighi di mantenimento, al diritto di visita etc.)

Affido super esclusivo ad uno dei genitori nel caso di violenza davanti ai figli