Il 15.11.2024 si è tenuto a Mestre un interessante seminario sulla tecnica del c.d. “Design Thinking”, approccio innovativo teorizzato nel 2000 dall’Università di Stanford che si è sviluppato nell’ambito dell’architettura, in agenzie e studi di design, e dell’ingegneria, soprattutto informatica quali la progettazione si software, che permette di risolvere, scomponendoli, problemi complessi facendo riferimento alle capacità analitiche del team di volta in volta coinvolto e alle capacità creative dello stesso.

Questo metodo si basa sui principi di empatia, collaborazione e sperimentazione: ogni componente del team (es. ufficio creazione e sviluppo) deve lavorare in stretta sinergia con il team successivo (es. ufficio marketing).

Più in particolare, questo approccio si snoda attraverso cinque fasi che vengono definite Empatizzare, Definire, Ideare, Prototipare e Testare: la sequenza delle fasi non è rigida ma è flessibile, permettendo ai team di ritornare alle fasi precedenti ogni volta che nuove informazioni emergono o quando è necessario ideare nuove soluzioni.

Ora il Design Thinking è impiegato in vari settori, quali quello dei servizi come la consulenza aziendale, e non è più limitato alla creazione di un prodotto.

Il Design Thinking